L’impatto rivoluzionario dell’intelligenza artificiale nello sport
Sеntiamo parlarе sеmprе più spesso di intеlligеnza artificialе o più comunеmеntе IA. Sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita e può avere impatti mai immaginati prima. È un mеzzo così potеntе chе l’Unione Europea ha emanato da poco AI Act, una serie di leggi volte a regolare proprio l’uso dell’IA.
In effetti, l’intelligenza artificiale è applicabile a tantissimi settori, sport incluso. Abbiamo imparato a conoscere il VAR, ma è solo l’inizio, l’IA comporta una vera rivoluzione anche per gli atleti.
Gli innumerevoli usi dell’IA
L’IA ha fatto la sua comparsa da poco più di un anno, eppure ha già dato prova di essere una risorsa estremamente potente e versatile, con applicazioni pressoché infinite. Dalla medicina al fintech (tecnologia finanziaria), dall’e-commerce ai casino online, passando per automazione industriale, sicurezza, arte e intrattenimento: l’IA potrebbe rivoluzionare le nostre vite in ogni singolo aspetto.
Sorprendentemente, però, spesso ci dimentichiamo di un ambito in cui la tecnologia ha assunto un ruolo preponderante già da diversi anni: lo sport. Siamo abituati a pensare allo sport come a un’attività prettamente umana, ma, ad alti livelli, le nuove tecnologie si sono già dimostrate essenziali. Ma quali sono gli usi specifici dell’intelligenza artificiale nello sport?
Dall’arbitraggio alle strategie di gioco: il ruolo dell’IA nello sport
Il primo uso a cui si può pensare, che in effetti è quello già largamente diffuso, è l’analisi delle riprese video, in modo da fornire dati in tempo reale. Ciò consente all’arbitro di prendere decisioni più accurate. Pensiamo, ad esempio, al football americano: anni e anni prima che venisse introdotto il VAR nel calcio, questo sport già era in grado di mostrare all’intero stadio azioni rallentate per favorire decisioni arbitrali con un margine d’errore pressoché infinitesimale. Non solo, l’IA consente un’analisi post-partita ancora più accurata, in modo da rimediare a eventuali errori umani in futuro.
Dal punto di vista dеll’atlеta, l’intеlligеnza artificialе rapprеsеnta una grandе allеata perché può fornirе numеrosе informazioni sullе prеstazioni fisichе. L’IA è in grado di analizzare un volume di dati еnormе, fornendo allo staff tеcnico tutti i dеttagli sullo stato fisico del giocatorе. Grazie a quеstе informazioni, è possibilе non solo migliorarе lе prеstazioni, ma anchе prеvеnirе infortuni con programmi di allеnamеnto pеrsonalizzati.
D’altra parte, una maggiore personalizzazione dei piani di allenamento può portare a nuove vette nelle prestazioni. Pensiamo all’Ivan Drago di Rocky IV e ai suoi allenamenti ultratecnologici: oggi quelle tecnologie sono molto più che realtà, sono quasi obsolete, superate da metodi ancora più accurati.
Questi stessi dati servono, poi, a modificare e ottimizzare la strategia di gioco attraverso allenamenti mirati e modifiche alle tattiche di squadra.
D’altra parte, oltre a rivedere le azioni di gioco proprie o della propria squadra, gli atleti possono usare l’incredibile accuratezza delle informazioni fornite dall’IA per studiare i propri avversari e modificare la propria strategia di conseguenza. Infine, l’IA consente di gestire in maniera più autonoma gli impianti sportivi, fare pronostici più precisi e individuare nuovi giocatori su cui investire in modo più veloce.
Conclusione
Il potenziale dell’intelligenza artificiale è pressoché infinito e sicuramente può spaventare, ma è lo strumento tecnologico più potente che abbiamo mai avuto a disposizione. L’apporto dell’IA nello sport come in ogni altro ambito può fare la differenza e, se usata in maniera consapevole, l’intelligenza artificiale può essere un’alleata preziosa.